Arredo Letto, Consigli per la casa

Per le persone che soffrono di allergia alla polvere, anche il sonno può rappresentare un problema. Il pericolo viene dal materasso che può diventare un vero e proprio covo di acari. Cosa fare?

Eliminare la polvere

Gli acari della polvere si annidano nel letto e sono capaci, a causa dei loro escrementi, di innescare reazioni allergiche.

Innanzitutto è bene evitare di tenere in camera tappeti (soprattutto quelli in fibre naturali come il cotone, la lana o la canapa), tende di stoffa e, nella stanza dei bambini, pupazzi di peluche.

È necessario pulire accuratamente la camera più volte a settimana, cambiando le lenzuola ogni tre o quattro giorni e passando spesso l’aspirapolvere, per eliminare eventuali accumuli di polvere. Bisogna anche evitare assolutamente piumoni imbottiti di piume d’oca.
Ma una parte importante della camera è costituita proprio dal letto e può costituire un vero e proprio problema. Vi consigliamo di cambiare spesso le lenzuola ma per i soggetti allergici questo può anche non bastare. Nei casi di allergia più grave è però necessario dotarsi di un materasso anallergico, in grado di diminuire (o di eliminare) i disturbi.

Gli acari e la polvere trovano l’habitat ideale nelle fibre e nei materiali naturali. I materassi anallergici sono realizzati in fibre artificiali che non favoriscono il deposito della polvere e la conseguente proliferazione di acari.

Alte concentrazioni di acari si trovano anche in piumoni e coperte che dovrebbero essere esposti quotidianamente al sole e lavati ogni 2-3 settimane a 60 gradi (il lavaggio a secco non rimuove gli allergeni). Se ciò non è possibile è necessario, allora ,avvolgerli con un copricoperta o un copripiumone impermeabile e traspirante. In alternativa si suggerisce l’uso di coperte lavabili a 60 gradi. Lenzuola e federe vanno lavate settimanalmente a 60 gradi.

Anche i peluche devono essere lavati a questa temperatura, ogni 2-3 settimane, oppure messi in freezer per 24-48 ore e lavati successivamente in acqua fredda.
Infatti bisogna prestare particolare attenzione alla salute del bambino: i figli di genitori allergici, infatti, hanno il 75% di probabilità di sviluppare allergia, mentre il rischio è del 50% se è allergico solo uno dei due.

 

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